Mostra dell’artista Luca Luciano Titolo della mostra: L’Elefante a Borrello Vetrina della Riserva, Borrello
Si scendono i gradini dell’ex distilleria (Vetrina della Riserva) e ci si ritrova in un mondo inaspettato, fa pensare all’Aleph di Borges dove in un punto dello spazio convergono tutti i punti dell’universo. Le forme e i colori si diffondono davanti agli occhi del visitatore e vanno a illuminare quell’ambiente antico, ipogeo costruito con una combinazione di muri e archi in pietra, di profumi, di erbe, di spezie e di raffinati distillati. La mostra si sviluppa su tre pareti, quella frontale, più grande delle altre, ospita parte dei dipinti della favola scritta dallo stesso artista, L’ELEFANTE NON ZIGZAGA. La presentazione si terrà l’undici Agosto sempre nei locali della Vetrina della Riserva alle ore 17,30; saranno presenti, oltre all’autore, il filosofo Settimio Luciano e il professore Luca Di Nunzio. A completare questa parete ci sono le opere: Antologia quotidiana che narra di storie interconnesse tra loro, due dipinti contro la guerra: Sbum (terzo al premio Cascella 2015) e Armi inutili (copertina del progetto culturale 2025 voluto dal Cardinal Ruini), insieme a La città di E (copertina 2024 dello stesso progetto), Il Venditore di saggezza, allegoria dove emerge l’importanza della riflessione e della prudenza prima di prendere decisioni importanti, proprio quando la realtà ci chiede di accelerare l’artista sente la necessità di rallentare, le quattro piccole tele Kimono, simbolo di cultura, di stile, sensualità e grazia femminile che l’artista ha trasformato da abito orientale a abito occidentale, infine Politikòn zôon, premiato a Roma dall’Accademia Internazionale di significazione poesia e arte contemporanea con la seguente motivazione: “L’edificio organico del Luciano esprime la concezione aristotelica dell’uomo, quale animale politico, per natura unito all’alterità ai fini della comunità e per innata socialità provvisto di un logos di giustizia. (...) L’ordine politico è ontologicamente anteposto a quello individuale, quindi l’uomo è tale solo nel rapporto sociale (...)”. Sulla parete sinistra è appeso il grande trittico dalla forma particolare, Appunti di viaggio, ispirato all’opera del gruppo prog Sfaratthons, che simboleggia il percorso che ogni singolo individuo o una società compie in un continuo scambio culturale e di informazioni, come scriveva Hemingway: “prendersi cura gli uni degli altri è un modo per incoraggiarsi a vicenda”. Infine nella parete destra si possono ammirare, il dipinto concepito per il venticinquennale dell’Associazione La Fonte, e la grande tela Il Fenicottero, con il suo piumaggio rosa è il simbolo dell’equilibrio, dell’amore, della sincerità, dell’altruismo, associato ai quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco, animale sacro per gli egizi, è un forte simbolo della connessione tra l’uomo e la natura, tra il naturale e lo spirituale.
Niccolò Simeone
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